Choku Rei
- thevvitchproject
- 15 mag 2020
- Tempo di lettura: 3 min
Vorrei proporvi una serie di articoli che trattino dei simboli utilizzati nella pratica Reiki, analizzandoli uno ad uno e cercando di non limitarmi a riportare le informazioni che già si possono ottenere un po’ ovunque nel web, ma provando piuttosto a darne una connotazione personale, ovvero condividendo con voi ciò che è la mia esperienza personale con essi.
Una breve introduzione è però d’obbligo...
I simboli Reiki della tradizione legata al fondatore Mikao Usui (perché in altre pratiche Reiki sono molti di più) sono 3 e si possono utilizzare dopo la seconda iniziazione Reiki, ovvero con il Secondo livello. Esiste poi un quarto simbolo che è proprio di coloro che scelgono di diventare Master Reiki.
Il loro utilizzo, per sintetizzare al massimo, permette al Reikista di effettuare trattamenti a distanza e senza bisogno di contatto fisico, di praticare con più efficacia e, in buona sostanza, di potenziare le proprie capacità di essere canali dell’Energia dell’Universo.

Princìpios occultos da saùde_Max Heindel
Ciascun simbolo viene utilizzato per via delle sue competenze specifiche ma, come spesso accade per tutto ciò che riguarda il Reiki, il loro studio e le loro possibilità di applicazione sono infiniti almeno quanto la nostra capacità di immaginarne nuove funzionalità. In pratica, partendo dal loro significato di base, possiamo con la pratica e la sensibilità utilizzarli con sempre maggior consapevolezza, in qualche modo sfruttandone le potenzialità per il lavoro energetico che intendiamo eseguire. Partiamo quindi con il Choku Rei...

perfectpitch.eu Cho Ku Rei by Mark Hans
Come i Reikisti sanno, è un Simbolo di forza ed energia e la facilità che ben presto si può avere nel tracciarlo e nel visualizzarlo lo rende a mio parere il più semplice da imparare ad utilizzare; personalmente mi sembra di averlo sempre a portata di mano, sempre in tasca pronto all’uso per così dire, e non c’è occasione in cui io non lo utilizzi. Principalmente il suo scopo è quello di concentrare l’energia in un punto specifico, di raccoglierla per rafforzare ciò che si sta facendo e per indirizzare il proprio lavoro.
E’ inoltre alla base di tutte le pratiche Reiki proprie del Secondo livello, rafforzando gli altri Simboli e aprendo in qualche modo la strada per i trattamenti a distanza; mi è sempre piaciuta molto la traduzione letterale del suo nome: Choku Rei significa infatti “Per ordine dell’Imperatore”, ed in questa definizione, a ben pensarci, è effettivamente racchiusa tutta la sua straordinaria potenza.
E’ tuttavia anche indicato come simbolo di protezione, e in tal senso io lo uso moltissimo; consiglio di non limitarsi mai nella pratica Reiki, di sentirsi liberi di sperimentare sempre e di portare la pratica nella vita di tutti i giorni: per cui se parcheggiate la macchina in maniera non proprio impeccabile, perché non la circondate di Choku Rei per renderla in qualche modo invisibile e dunque protetta dalle multe? Se state per entrare in un posto che per vari motivi vi crea insofferenza, perché non immaginate un grande Choku Rei proprio sulla porta, così che attraversandola per entrare sarete completamente protetti dal Simbolo? O ancora... rafforzate energeticamente con questo Simbolo e proteggete i messaggi importanti, gli oggetti a cui tenete e qualsiasi altra cosa che vi venga in mente, sia essa materiale o meno.

Nosso Lar, una scena del film
Il Simbolo è quindi una rappresentazione dell’Energia, dunque trovo interessante e senza alcuna controindicazione anche averlo fisicamente, sotto forma di ciondolo o più semplicemente come disegno stampato e magari plastificato (per proteggerlo!). Ormai la diffusione del Reiki ha fatto sì che sia facile trovare in vendita oggetti di ogni natura con i simboli Reiki, cosa che li rende accessibili ed in un certo modo utilizzabili anche da chi non pratica Reiki.
Attenzione però, questa è un’indicazione valida a mio avviso solo per il Choku Rei! Altri simboli Reiki, come vedremo, a mio parere è proprio meglio usarli e cancellarli o, ancora meglio, limitarsi a tracciarli per utilizzi specifici. O forse qualcuno sarebbe contento di avere un varco multidimensionale perennemente aperto ed accessibile appeso al muro della cucina?
Roberta

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