Tarocchi Sola Busca e Rider Waite
- thevvitchproject
- 5 giu 2020
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I Tarocchi di Rider Waite sono sicuramente l'opera più famosa e apprezzata del noto esoterista e mistico Arthur Waite.
I 78 Arcani furono ideati dallo stesso Waite e disegnati grazie all'aiuto della sua discepola Pamela Smith, tra il 1908 e 1909, da cui nacque un mazzo illustrato di soli personaggi dinamici per tutte le 78 carte che compongono il mazzo.
Non tutti sanno, però, che questo celebre mazzo fu ispirato dal mazzo più antico al mondo, posseduto dalla famiglia milanese Sola-Busca.
Nel 1907 inviò al British Museum un set fotografico di tutto il mazzo in bianco e nero, e l'anno dopo il museo organizzò una mostra unendo alle foto anche le 23 incisioni che aveva acquistato nel 1845.


Sicuramente questa mostra fu visitata da Waite e dalla Smith, che in quegli anni stavano lavorando al proprio mazzo. La bellezza delle carte colpì profondamente i due, che decisero di riprodurle, pur modificando qualche aspetto nella composizione, dando vita al loro celebre mazzo.

Il mazzo Sola Busca (chiamato così dal nome dei precedenti possessori, la marchesa Busca e il conte Sola) è il più antico e completo esistente al mondo, e ricopre un'importanza eccezionale.
Si compone di 78 carte, 22 "trionfi" e 56 arcani minori. Sono stampate su carta da incisioni a bulino e successivamente colorate con colori a tempera e oro. Fin dall'Ottocento questo mazzo ha affascinato gli studiosi, per la sua completezza, rarità e unicità delle raffigurazioni. Tuttavia l'autore restava nell'anonimato, il possessore restava sconosciuto e la datazione ancora oscilla fra il 1470 e i primi del secolo successivo.
L'iconografia delle carte è assolutamente eccezionale, ma alcune figure rimangono incomprensibili, almeno nell'immediatezza.
Le immagini più tradizionali degli "arcani maggiori" vengono sostituite da figure di guerrieri dell'antica Roma, eroi della storia biblica.
Gli arcani minori poi, riservate in genere solo alla riproduzione dei 4 semi, sono arricchite di figurazioni complesse, ed è stata proprio la loro decifrazione a permettere di interpretare il mazzo come viva testimonianza del sapere alchemico-ermetico.
Il nome di "Tarocchi illuminati" è stato scelto proprio per la sua valenza alchemico-trasformativa di molte sue figure.
Una possibile allusione è in Sesto, raffigurato come Mercurio, mentre una chiara allusione all'oro dei filosofi (cioè alchimisti) è in Olivo, che illustra il "Trionfo del Sole". In basso a destra troviamo anche un basilisco, ingrediente indispensabile per ottenere l'oro dei filosofi.

Attualmente le carte sono conservate presso la pinacoteca di Brera, acquistate nel 2009 dal Ministero per i Beni Culturali.
La pinacoteca si arricchisce così di un altro importantissimo mazzo di Tarocchi, oltre al Brambilla dei Tarocchi Visconti (di cui conserva 48 carte).
Simone

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